The Eritrean Community in Italy on the Situation at Piazza Indipendenza

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BY THE ERITREAN COMMUNITY IN ITALY

The Eritrean Community in Italy is following with great concern the situation of African refugees in Piazza Indipendenza in Rome. The Curtatone building was home to Eritrean, Ethiopian and Somali citizens, including many mothers with children whom Italian authorities and institutions should protect by providing them with adequate accommodation.

It is an unpleasant picture to see people camped out on a square with an evocative and contradictory name: Independence. The whole city of Rome and even more the whole country Italy does not make a good impression questioning its migrants welcome.



The Eritrean community, who has struggled for years to stop human trafficking from Eritrea, in front of such dramatic and violent scenes is astonished and endeavours to assist by calling for all Eritreans in Rome and Lazio to welcome and host their most unfortunate fellow citizens.

The Eritrean community trusts in restoring legality and although against squatting, is aware of the lack of protection of those who have been recognized as political refugees and due to diktat from overseas, are left alone, whereas their status should include some basic rights such as a roof over their head.

The Eritrean community calls on the Eritreans involved to mitigate their tones to better solve the issue in compliance with the Italian laws. It also hopes that the various stakeholders in Piazza Indipendenza for humanitarian reasons will not exploit the refugees’ situation solely to put their own interests first.

The Eritrean Community in Italy


Il Comunicato Stampa Della Comunità Eritrea Sui Fatti Di Piazza Indipendenza

La Comunità Eritrea in Italia sta seguendo con non poca preoccupazione la situazione dei rifugiati africani in Piazza Indipendenza a Roma. L’edificio di via Curtatone ospitava cittadini eritrei, etiopici e somali tra cui molte mamme con bambini che le autorità e le istituzioni italiane dovrebbero tutelare offrendo loro un’adeguata sistemazione.

È un’immagine alquanto spiacevole quella di vedere persone che bivaccano all’addiaccio in una piazza dal nome evocativo e contraddittorio: Indipendenza. Tutta la città di Roma e ancor di più l’Italia intera non fa una bella figura ma soprattutto mette in discussione la sua tanto sbandierata accoglienza.



La Comunità Eritrea, che da anni lotta per fermare il traffico di esseri umani dall’Eritrea, davanti a scene così drammatiche e violente resta esterrefatta e, proprio per non lasciare nulla di intentato, chiama tutti gli eritrei di Roma e del Lazio affinché si attivino per offrire accoglienza ai loro concittadini più sfortunati.

La Comunità Eritrea confida nel ripristino della legalità, è contraria all’occupazione abusiva di immobili altrui e, tuttavia, è consapevole della carenza di tutela di chi è stato riconosciuto come rifugiato politico per un diktat d’oltreoceano e poi lasciato solo, quando invece quello status dovrebbe comportare alcuni diritti basilari quale un tetto sopra la testa.

La Comunità Eritrea chiede agli eritrei coinvolti di stemperare i toni per meglio risolvere i problemi nel rispetto delle leggi italiane vigenti. Auspica altresì che i diversi attori presenti in Piazza Indipendenza per motivi “umanitari” non vogliano strumentalizzare la situazione dei profughi solamente per portare acqua al proprio mulino.

Comunità Eritrea in Italia